Amazon Triple Frontera

Nella regione amazzonica, la “Triple Frontera” rappresenta l’incrocio dei confini tra Brasile, Perù e Colombia.

Quest’area è caratterizzata dall’assenza di confini fisici, le linee sulla mappa si perdono tra le foreste e le acque dell’Amazzonia, rendendola una rotta privilegiata per il traffico di droga e il contrabbando.

Tuttavia, la Triple Frontera rappresenta anche la patria dei popoli indigeni Ticuna, Yagua e Cocama, che vivono in case costruite su palafitte e che hanno sviluppato un’armoniosa simbiosi con l’ambiente acquatico.

La loro vita quotidiana ruota attorno alle piogge e ai fiumi, che costituiscono le loro uniche vie di comunicazione e di commercio.

 Nonostante l’evangelizzazione crescente, le donne dei villaggi conservano gelosamente i segreti dei rituali per la raccolta di piante medicinali, che avvengono durante le stagioni alternanti di pioggia e di siccità.

 Questo stile di vita millenario è minacciato dalla deforestazione che sta distruggendo la foresta pluviale a mille miglia di distanza, ma che risulta comunque percepibile nell’eco di questi luoghi.

 In un contesto di crisi ambientale, il neo-eletto presidente del Brasile, Lula, ha espresso la volontà di invertire le politiche dell’ex presidente e di adoperarsi per la protezione definitiva della foresta pluviale amazzonica e del suo ricco patrimonio culturale.

Siamo alla vigilia della COP27 a Sharm el-Sheikh nel novembre 2022, dove saranno discusse le misure per la salvaguardia dell’ecosistema amazzonico, una priorità imprescindibile per la tutela delle comunità che qui vivono e per la salvaguardia del nostro pianeta.

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